Geobrugg Newsletter Dicembre 2016

Oggi ci focalizziamo sulla protezione del traffico: grazie ad una barriera paramassi è stato possibile percorrere in sicurezza strade di primaria importanza, per poter prestare i primi soccorsi alle aree del Centro Italia colpite dal sisma di fine agosto.

A Valbondione (Bergamo) e a Cougar Corner in Canada, la neve sarà la benvenuta quest’anno, grazie alle barriere fermaneve  Geobrugg. Buona lettura!

Lo staff di Geobrugg

Le scosse di terremoto, che a più riprese hanno colpito e devastato recentemente  il Centro Italia, hanno provocato importanti fenomeni di caduta massi lungo la Strada Statale 4 “Salaria”, percorso rivelatosi cruciale per quanti impegnati a prestare il primo soccorso alle popolazioni di Amatrice, Arquata del Tronto e Accumuli coinvolte dal sisma.
Per permettere immediatamente di transitare con sicurezza lungo la “Salaria”, Strade ANAS si è subito attivata incaricando in Somma Urgenza l’Impresa Fratelli Ciabocco di S. Ginesio (Macerata) a realizzare opere di protezione passiva e di rivestimento lungo i versanti della sede stradale al km 154. Una barriera GBE-1000A lunga 100 m è stata fornita ed installata in tempi record. Grazie alla barriera installata, dotata del Benestare Tecnico Europeo ETA di classe III (energia cinetica assorbita maggiore o uguale a 1000 kJ) ed in possesso di marcatura CE, il traffico lungo la “Salaria” è ripreso in condizioni di sicurezza.

Durante la stagione invernale, le montagne lombarde sono storicamente soggette a problematiche derivanti dagli accumuli nevosi, che spesso possono innescare valanghe anche distruttive!

Viabilità, ski resort, ma soprattutto baite ed interi villaggi sono esposti a forti rischi in caso di nevicate importanti. A Valbondione (BG), su progetto di GEA di Ranica, l’impresa Geomont SrL di Lecco è intervenuta per mettere in sicurezza residenti, turisti e vie di comunicazione in vista dei periodi invernali.

Ben 4 linee di barriere fermaneve del tipo Geobrugg SPIDER^® Avalanche Dk 3,50 sono state posate in Comune di Lizzola (BG), per un totale di circa 500 metri lineari studiati per sostenere il forte carico nevoso. Inoltre, il sistema fondazionale è stato realizzato nei minimi dettagli, tenendo presente dimensione e profondità degli ancoraggi, facendo riferimento ai carichi agenti resi noti dalle ricerche approfondite dell’Istituto di Ricerca di Neve e Valanghe di Birmensdorf Davos (Svizzera).

Nel dicembre 2015, Parks Canada ha richiesto l’installazione di circa 2000 metri lineari di barriere fermaneve all’interno del Glacier National Park, situato nel cuore delle Montagne Rocciose canadesi.

Infatti, l’Autostrada TransCanada, principale via commerciale che attraversa l’intero parco unendo la parte est ed ovest del paese, è esposta in inverno al pericolo di valanghe, che oltre a rendere il transito pericoloso, impediscono e rendono difficoltoso il normale flusso del traffico commerciale.
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